Il 27 Ottobre, presso lo Spazio Guida Editori di Napoli, si è tenuto l’incontro dedicato al tema “Competenze Digitali”.
L’incontro, magistralmente ospitato ed introdotto dal Dott. Diego Guida, ha visto come protagonista il Prof. Giorgio Ventre, Direttore del DIETI dell’Università Federico II di Napoli.
Dopo una veloce panoramica sull’evoluzione della tecnologia nel nostro Paese, e non solo, il professor Ventre ha illustrato come, nel corso dei secoli, l’uomo abbia raffinato l’uso delle tecniche attraverso la pratica quotidiana e il ricorso alla sperimentazione: ogni “invenzione” si è così configurata come un’opera dell’ingegno utile a stabilire un punto di riferimento e un’ulteriore base di partenza per tutte le generazioni a seguire. Lo sviluppo della tecnologia, di conseguenza, è il risultato di un processo di evoluzione culturale che prosegue incessantemente, e al giorno d’oggi, con un dinamismo impressionante.
Competenze digitali per la cittadinanza
Le competenze digitali, ormai, sono un fattore strategico fondamentale per la competitività del nostro sistema socio-economico, ma la consapevolezza della loro importanza è ancora troppo poco diffusa, così come poco diffusi sono gli skills (capacità) nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese e nei cittadini.
Il professor Ventre ha tenuto a puntualizzare che la sfida non si sostiene soltanto acquisendo capacità di utilizzo di programmi come Word o Excel, ma è necessario acquisire “competenze per la cittadinanza digitale”, ossia saper utilizzare gli strumenti offerti dalla tecnologia per risolvere e gestire le attività quotidiane.
Nelle Pubbliche Amministrazioni e nelle imprese la capacità elementare di uso del computer non basta e il possesso professionale della tecnologia non è sufficiente, ma serve l’attitudine al cambiamento accompagnata dalla consapevolezza che il digitale può esserne una formidabile leva.
Da dove partire per diffondere la cultura digitale?
Ovviamente dalla scuola, per offrire a tutti gli studenti quei “fondamenti” di cultura e conoscenza del mondo digitale, che ormai innegabilmente permea tutto il nostro quotidiano.I fondamenti di conoscenza delle tecnologie digitali sono un bagaglio culturale necessario che la scuola per prima, ma anche la formazione professionale e soprattutto la formazione continua, devono assicurare alla persona per prepararla e renderla adeguata alle necessità del mondo del lavoro.
Dalla crisi si esce soprattutto grazie alla creatività ed alla valorizzazione dei talenti, sia di quelli che devono ancora entrare nel mondo del lavoro, sia quelli che sono già in azienda. Purtroppo in Italia la conoscenza ed il dibattito pubblico sulla formazione sono assai limitati. Ed è invece proprio dalla capacità di dare spazio ai talenti e di farli crescere che si giocherà la possibile ripresa italiana dei prossimi anni. Ed è in quest’ottica che va vista la iOS Developer Academy di Napoli, l’iniziativa formativa di Apple a Napoli, nello specifico nel campus universitario di San Giovanni a Teduccio.
L’Academy del Polo universitario Federico II di San Giovanni a Teduccio, la prima di Apple in Europa, per lo sviluppo di APP, intende appunto rispondere alle esigenze formative legate alle nuove tecnologie, che rappresenteranno complemento ai programmi tradizionali offerti dall’Università. Quest’ultima, conclude Ventre, non deve più essere solo il luogo di acquisizione di competenze culturali e scientifiche su specifiche aree della conoscenza, ma sempre di più una palestra in grado di sviluppare anche le qualità (inventiva, autonomia, capacità manageriali) necessarie a fare di ogni studente un potenziale imprenditore di successo.
Fiorella Montone